Immigrazione clandestina tra la Turchia e l'Italia. Si tratta di un’articolata organizzazione criminale che operava tra l’Egitto, la Turchia, la Grecia con ramificazioni in Italia che gestiva gli sbarchi clandestini lungo il Mediterraneo orientale.
Organizzazione al centro dell’inchiesta ‘El rais’ della Dda di Catania che contesta «18 eventi migratori, dal 2021 al 2023, che hanno visto l’arrivo di migliaia e migliaia di migranti lungo le coste siciliane e calabresi».
Quindici persone - tutti egiziani - sono state infatti arrestate tra le province di Cosenza, Catania e Catanzaro, oltre che in Albania, Germania, Oman e Turchia.
In Turchia peraltro è stato arrestato il presunto capo dell’associazione, l’egiziano Assad Ali Gomaa Khodir, detto Abu Sufyen, ritenuto uno dei principali player di questo sistema di trasbordo di migranti dall’Asia minore all’Europa
La Dda di Catania, guidata dal procuratore Francesco Curcio, ha «avuto contezza nel corso delle indagini di come l’organizzazione criminale avesse gestito altri sbarchi avvenuti nel medesimo periodo di tempo sulle coste greche, e, in almeno in un caso, come verificato a livello di gravità indiziaria, con l’esito tragico del naufragio dell’imbarcazione».
Tra gli arrestati come detto il presunto capo dell’organizzazione che è stato catturato a Istanbul dove si era stabilito per eludere un mandato di arresto emesso dall’Egitto per gli stessi reati contestati adesso, per cui era stato condannato a 10 anni di reclusione.
Le indagini erano state avviate dalla Squadra mobile di Siracusa dopo l’arresto di tre stranieri, ritenuti gli scafisti della barca a vela con a bordo migranti arrivata nel porto commerciale di Augusta. E’ emersa l’esistenza di una struttura che reclutava skipper professionisti in Egitto, che gestiva la logistica dei migranti provenienti prevalentemente da Medio Oriente e Africa (siriani, afghani e palestinesi) e il loro successivo ‘trasportò verse le coste italiane a bordo di imbarcazioni a vela appositamente reperite, lunghe 12-15 metri che avrebbero potuto portare 20-25 persone, ma sulle quale venivano stipate un numero di migranti anche 7-8 volte maggiore.Il viaggio che iniziava dalle aree costiere delle città turche di Bodrum, Izmir e Marmaris, poteva durare anche una decina di giorni. I migranti per potere prendere parte alla traversata pagavano all’organizzazione circa 10mila dollari a persona.