Orazio Vasta
Ritorniamo a parlare del gravissimo "stato di salute" in cui versa a Catania la via Riccardo Quartararo, una traversa di via Del Bosco, nel cuore del quartiere Barriera, una strada tombata. In questa strada c’è una scuola, la succursale dell’Istituto comprensivo "Italo Calvino", che conta classi dell’infanzia, primaria e secondaria.
Ma perché la strada è tombata?
Il terreno a ridosso dell’edificio scolastico è proprietà privata. Circa 15 anni fa, a causa di lavori sulla via Del Bosco, la strada è stata aperta al traffico veicolare. Era stato creato un breve tratto di strada asfaltata e con la segnaletica orizzontale, che confluiva al Largo Seminara, area d’emergenza individuata dalla Protezione Civile come luogo da raggiungere in caso di terremoto, area, ovviamente, irraggiungibile da via Quartararo.
Finiti i lavori sulla via Del Bosco, la strada è stata chiusa dal proprietario con pesanti massi e una sbarra di ferro. Successivamente, com’è adesso, con un cancello di ferro e catena con catenaccio. Evidentemente, il Comune di Catania avrà a suo tempo preso degli accordi con il proprietario del terreno, che, intanto, “ospita” un alto palo, con un ripetitore di telefonia mobile.
Quindi, di fatto, la scuola è senza via di fuga, come gli stessi residenti di via Quartararo, strada ridotta ad una sorta di zona franca per chiunque voglia posteggiare in doppia fila, sulle strisce pedonali, davanti alla scuola, davanti alle scivole dei garage, negli stalli riservati ai disabili. Accade a tutte le ore, comprese le ore notturne.
La situazione diventa drammaticamente caotica e pericolisissima nelle ore dell’entrata e dell’uscita della scuola.
Una strada senza sbocco con una scuola che ospita infanzia, primaria e secondaria.
Una strada senza vie di fuga. E mai un vigile urbano.
Una strada con uffici e esercizi commerciali.
Una strada con la presenza di una frequentatissima scuola guida, presenza che aggiunge altre autovetture da parcheggiare "nel nulla".
Una gravissima situazione che nessuna amministrazione comunale ha mai preso realmente in carico.
Perché?