Felice ma con i piedi per terra. Andrea Carpenzano, imprenditore e pilota automobilistico originario di Siracusa, descrive la gioia per il doppio successo ottenuto a Vallelunga lo scorso fine settimana, nel corso della terza tappa del campionato nazionale turismo: “Sono davvero soddisfatto. Da anni ho coltivato la possibilità di correre in questa categoria. Con mia grande sorpresa, mi sono reso conto di trovare più nelle mie corde le corse su ruote coperte piuttosto che sulle scoperte. Forse per l'età, forse perché fin da sempre ho amato le evoluzioni che si possono attuare su una macchina chiusa. Anche se so che la Formula dà più appeal al Motorsport, richiedendo però più abilità fisica. Nel turismo ci si diverte di più”.
Il pilota siracusano, attuale leader del campionato, ringrazia Giovanni Grasso, suo attuale manager per i giusti consigli impartitegli e per essergli sempre stato accanto: “Devo a Giovanni Grasso il passaggio da Formula Predator a Turismo. Quest'ultima è un'esperienza più tosta ma al tempo stesso gratificante. Mi trovo a mio agio”.
Col prosieguo dell'intervista, Carpenzano ha spiegato cosa serve per restare sempre concentrati e col sangue freddo, anche in situazioni climatiche avverse, come quelle di gara 2, con ben quaranta gradi percepiti sia dentro che fuori dalla pista: “Sì, sicuramente le alte temperature possono condizionare, anche a seconda di pilota in pilota. C'è chi si concentra di più, chi meno. Io ad esempio mi alleno con una cyclette chiuso in una sauna, proprio per far mie simili condizioni. Quando sei chiuso in macchina la lucidità mentale e fisica sono fondamentali da saper gestire”.
Da qui, una valutazione anche sulle condizioni delle gomme con temperature così elevate e la giusta strategia da impiegare tra gara 1 e gara 2: “La strategia è importantissima. A contrasto con l'aiuto degli ingegneri, qui sei tu a decidere che carte giocare. Devi valutare l'usura delle gomme, se risparmiarle o usurarle. Ogni mossa può essere controproducente, perché se ad esempio usuri le gomme (specialmente le anteriori) rischi di rovinarti la gara”.
Proseguendo con la spiegazione di come sia riuscito in una grande impresa: “In gara 1 sapevo di avere davanti quattro macchine più leggere della mia, conoscendo le caratteristiche di Vallelunga, c'è una ”esse" molto veloce, una chicane molto larga dove devi fare la differenza a una certa velocità. Sono molto soddisfatto di quanto fatto nella mia categoria".
In conclusione, Andrea (classe ‘75) ha fornito una chicca su quello che potrebbe essere il suo futuro nell’ambito del Motorsport: “Il mese scorso mi hanno fatto fare un test in Porsche GT3 a Verano, nell'ambito del Gran Turismo. Sono riuscito anche a stabilire il tempo che mi era stato chiesto. Inoltre sono stato abilitato dall'ACI nel guidare macchine con cilindrata superiore ai duemila. Staremo a vedere se si potrà realizzare questo ulteriore step. Ovviamente salendo di categoria, aumentano anche i costi di iscrizione. I miei storici sponsor mi hanno sempre appoggiato, a volte scommettendo su passaggi ad altre categorie, ma li ho sempre ripagati coi risultati”.
I prossimi impegni del leader della classifica generale della Bmw One Cup Series, saranno decisivi: dal 18 al 20 ottobre appuntamento al Mugello (Toscana) ; dall'8 al 10 novembre a Misano (Emilia-Romagna).