Tra una ventina di giorni cominceranno i campionati giovanili professionisti categoria under 17, e subito dopo, gli altri regionali e provinciali.
Ma quali sono le prospettive di queste società catanesi? E di quelle che operano nell'area metropolitana? La risposta non è facile: i problemi sono di ordine economico, di carenza di strutture e di organizzazione all'altezza.
I rossazzurri del Catania Football Club del proprietario ross Pelligra si allenano già da dieci giorni al campo di Nesima. Quasi un centinaio di ragazzi sono
già all’opera agli ordini dei loro allenatori sotto l’occhio vigile di Orazio Russo e Francesco Lodi.
Lo scorso anno il Catania ha dominato in tutte le categorie, mettendo in evidenza diversi bravi ragazzi già nell'orbita della Prima Squadra. Bene. E’ sicuramente il primo passo vero la loro definitiva integrazione: oppure saranno
ceduti in serie D al Paternò Calcio? Oppure andranno in prestito a qualche del Nord? La risposta non è facile, perché – come diceva il grande allenatore Turi Castorina - giocare fuori casa tempra il carattere, fai esperienza senza dipendere dalla gonna di tua madre, sei insomma responsabilizzato alla massima potenza! Si, è vero. Giocare lontano da casa per un calciatore giovane è sinonimo di personalità, senso del dovere, grande conoscenza dei fatti della vita (se ce la fai…).
Come tutti sanno molti giocatori catanesi del Catania hanno tentato la via della speranza e del successo: Tuccio Giustolisi, Nino Leonardi, Gigi Chiavaro, Guido Angelozzi, Carmelo Castorina, Turi Privitera ed altri.
Ma, l’altra faccia della medaglia, i bravissimi Giacomo Famoso, Alfredo
Nicotra e Saro Picone non vollero assolutamente allontanarsi dalla propria città! Erano altri tempi, certamente, ma un Alfredo Nicotra - come disse Mariolino Corso - poteva giocare in Serie A ad occhi chiusi!
Tiremm innanzi! Ma le altre società di calcio giovanile e dilettanti come si stanno organizzando? I tempi sono molto cambiati. Il Catania 80 di Salvo Bianchetti è sempre in auge, anche se non ci sono più le centinaia di iscrizioni di qualche anno fa.
I due campi del Calcio Park di viale Tirreno sono un bel biglietto di
visita, ma occorrono forze nuove, una campagna pubblicitaria, una “Nova Scola Calcio”, al di fuori del Milan, ma con radici nel territorio.
Nuova politica quella dell'Imesi Atletico Catania 1994 (Eccellenza, girone B): una rivoluzione copernicana grazie alla nuova casa di Viagrande (lo stadio Francesco Russo, in gestione per 12 anni) e a un'organizzazione da società professionistica che guarda prima di tutto al settore giovanile (ma sull'Imesi Atletico Catania 1994 del CEO & Founder Franco Proto, ci torneremo nei prossimi giorni in maniera molto dettagliata).
Tra le società più attive, c’è la Meridiana di Giovanni Iuculano ed Antonio Raciti, che, a fronte di 200 iscritti (!), dovrà rinverdire il suo parco allenatori per i campionati regionali e provinciali. La squadra Under 17 si sta allenando al campo Seminara, dovrà disputerà le partite interne; ma intanto i permessi sono stati accordati? E poi c’è la Catania Nuova di Alì, che al campo Duca d’Aosta ha già messo le radici. La società della figlia di Turi Cascio ha fatto grandi cose negli ultimi anni, ma rinnovarsi con successo non sempre è facile! Cosa accadrà il prossimo anno? Chi sono i nuovi allenatori?
E, infine, c’è il Real Catania di Maurizio Romeo, un grande ex calciatore, bravo ma sfortunato, che si allena nei due campi a pagamento
alla Playa! I costi sono esorbitanti, ma la dirigenza – fino ad oggi – non bada a spese. Il Real Catania potrebbe essere la rivelazione del 2025, perché tutto lo staff è in grado di poter gestire un centinaio di giovani in tutta tranquillità.
E la Trinacria? E l’Ardor Sales? E Nesima 2000? Poche notizie per il momento,
visto che nessuno si occupa più del lavoro svolto da questa società e non ci sono più manager che mantengono rapporti di pubbliche reazioni con gli Organi di Informazione!
Quest’anno i campi disponibili sono: Zia Lisa (attualmente in condizioni disastrose); Nesima (solo Catania fc), Duca d’Aosta; IV Novembre; Velletri;
Seminara e Monte Po, visto che il “favoloso” campo Fontanarossa è stato completamente distrutto per far posto al posteggio della Sac, che, dopo tanti anni di promesse, non ha costruito un altro campo in cambio.
Questa è la politica di oggi. Una cosa è certa: la FIGC di Catania dovrebbe convocare tutte le squadre giovanili del Catanese per poter programmare in tempo la prossima stagione. Ma, si sa, i bei tempi di Alfio Di Grazia e Pippo Crisafulli sono finiti da un pezzo. Amen!