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Piero Santonastaso*
Due vigili del fuoco sono morti sul lavoro e prontissimo è scattato il riflesso condizionato della politica: da destra a sinistra, da Nord a Sud è tutto un fuoco di fila di “eroi”. E chissà quanto saranno contente le famiglie di Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, morti ieri mercoledì 17 luglio durante un intervento a Nova Siri (Matera), chissà quanto saranno felici i loro colleghi aprendo l’ennesima colletta.
“Eroi”: agitare prima dell’uso, sciacquarcisi la bocca e il gioco è fatto. Da domani il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, i suoi uomini, le sue donne, i problemi ormai strutturali, le paghe ridicole, le coperture assicurative, i mezzi che scarseggiano, gli organici sempre più esigui, possono tornare nel dimenticatoio.
Lasalata e Martino, entrambi 45enni con figli piccoli, sono partiti dal distaccamento di Policoro per un vasto incendio a Nova Siri. Impossibilitati a proseguire con il loro mezzo, sono scesi per soccorrere gli occupanti di una casa minacciata dalle fiamme e hanno proseguito a piedi. Tra il fumo e le fiamme non hanno visto un canale che si apriva davanti a loro e sono precipitati, perdendo la vita.
Purtroppo, ai due lavoratori Vvf si aggiungono altre morti di lavoro:
-Ivo Conti, 44 anni, moglie e due figli, residente ad Ardesio (Bergamo), è morto in Svizzera a Rueun, nel Cantone dei Grigioni. Martedì 16 luglio era impegnato nella manutenzione delle linee dell’alta tensione, quando a un certo punto i suoi compagni di lavoro lo hanno visto esanime, appeso al cavo di sicurezza. Conti era stato folgorato, per cause da stabilire, ed era morto all’istante.
-George Manole, romeno, 58 anni, residente a Meole (Venezia) con la moglie e i due figli, è morto martedì 16 luglio tornando a casa dal lavoro. A San Donà di Piave si è scontrato frontalmente con un camion cisterna ed è morto sul colpo.
-Khairi Zahmoul, 28 anni, tunisino in attesa del permesso di soggiorno, è morto mercoledì 17 luglio a Vittoria (Ragusa), nella frazione Scoglitti. Stava lavorando alla manutenzione di un bacino per l’irrigazione quando è scivolato in acqua ed è annegato. Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco.
Non conosciamo ancora il nome dell’operaio 46enne di Sassari morto per un grave incidente a Santadi (Sud Sardegna). Il lavoratore era impegnato nel collegamento di alcune condotte di servizio quando è stato colpito al petto da una pesantissima chiave inglese. È andato in arresto cardiaco, poi i soccorritori, dopo aver somministrato le tecniche di rianimazione, lo hanno trasportato al Brotzu di Cagliari, dove però è morto poco dopo il ricovero.
Antonio Saccone, 60 anni, di Apice (Benevento) è morto a Paduli mentre lavorava allo smantellamento di una serra. È rimasto intrappolato tra il trattore e la struttura agganciata posteriormente e non ha avuto scampo.
*della rete social "Morti di lavoro"