“Ciao Catania, ci vediamo in Danimarca, a Frederishavn”. Il passaggio della bandiera alla città danese, prossima sede nel 2026, dei World Company Sport Games, è l’ultimo atto di una quattro giorni di sport, di aggregazione, di fratellanza e valori in un momento storico, purtroppo, segnato da conflitti bellici.
La quinta edizione, sotto l’egida dello Csain, va, quindi, in archivio con un bagaglio di ricordi, di contenuti, di immagini che rimarrà nella mente per molto tempo.
LA CERIMONIA CONCLUSIVA. Presentata da Ruggero Sardo e Vitaliana Ardita, la serata finale, nell’anfiteatro del Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania, è un tripudio di musica, di gioia, di sorrisi, ma anche regala molti spunti per riflettere.
L’esibizione dei ragazzi dell’Asd Il Dojo, guidati dal Maestro Cosimo Costa, nei vari segmenti di ju-jitsu (stile mizu ryu) proposti, incanta. In particolare, nell’ultimo, invitano alla riflessione e a fermare la violenza contro le donne. Un messaggio che si è rivelato di portata globale vista la presenza di tutte le delegazioni internazionali. La musica del “Babil on suite” ha scatenato la voglia di ballare di chi è stato protagonista di questa edizione: dall’organizzazione, ai dirigenti accompagnatori, ai tecnici, agli atleti.
Festa, grande festa, per un momento straordinario di globalità con le delegazioni di Iran e Israele, che hanno condiviso pure loro le stesse emozioni (hanno giocato una sfida amichevole nel basket 3x3 a Piazza Battiato) di tutte le 31 nazioni ospitate a Catania. Oggi è il giorno per vivere e conoscere meglio Catania, molte delegazioni partiranno lunedì per tornare a casa, portando con sé le bellezze di Catania, dell’Etna e di tutti i comuni che hanno ospitato le gare. Siracusa, Pergusa (Enna), Acireale, Maletto, Sant’Agata Li Battiati, San Gregorio, Mascalucia, Gravina, Castiglione, Linguaglossa hanno aperto i loro impianti che si sono rivelati all’altezza di poter ospitare le partite delle 28 discipline (più 3 paralimpiche in programma).
CHIUSURA CON IL PODISMO. Il gran finale del programma sportivo è stata la corsa podistica – sulle distanze di 5 e 10 km – sul percorso del Trofeo Sant’Agata. La formula è stata avvincente. In 767 si sono presentati al via. C’è chi ha gareggiato per la vittoria finale e chi ha partecipato solo per poter vivere quest’ultimo momento, gustando i colori e le bellezze del Centro Storico di Catania.
Da Piazza Università si è lanciato un messaggio di grande impatto. Le foto con atleti di diverse nazionalità insieme hanno fatto il giro dei social, confermando l’alto valore sul piano socio-educativo rappresentato dai Giochi. Per gli atleti dei gruppi aziendali l’occasione per amplificare al massimo il concetto di benessere nel welfare aziendale, incrementando l’aggregazione tra i dipendenti e rafforzando il brand.
Ci sono molte famiglie che hanno scelto di vivere questa 4 giorni e di conoscere Catania e le sue straordinarie bellezze. “Catania is beautiful”, “World Company Games very magic”.
Centrata la missione “inclusiva” dell’evento con il colonnello Carlo Calcagni che, dopo aver corso e vinto nella gara di ciclismo a Pergusa, nella categoria paralimpica, completa la sua straordinaria parentesi con 8 medaglie d’oro. Con lui anche diversi paralimpici che partecipano con grande gioia. Occorreva congedarsi con una festa e così è stato, dopo una giornata di finali davvero combattute in cui si sono assegnati i titoli di beach volley alle Capannine. Il Calcio a 5 e 7 ha trovato la loro definitiva celebrazione, proprio come il volley Over 40, il badminton, il basket e il calcio balilla.
LE DICHIARAZIONI, IL CONSUNTIVO FINALE. Il presidente nazionale dello Csain, Luigi Fortuna. “Amicizia, condivisione, ma soprattutto l’importanza di rivedersi ogni due anni per chi opera nel mondo aziendale a esaltare il binomio sport-impresa. Questa è la grande forza del Mondiale dello Sport d’Impresa. Un ringraziamento particolare al Coni e Sport Salute per la macchina organizzativa. Da catanese sono orgoglioso di quanto svolto in questi cinque giorni”.
Il Vice Presidente mondiale Wfcs, Umberto Ilardo. “Catania, la definisco come Parigi. Perché si associa ad alcune grandi capitali mondiali dove si terranno i prossimi eventi analoghi a quelli che abbiamo visto in scena in questi giorni. Abbiamo ospitato una grande manifestazione dall’indice di gradimento molto elevato. Tutti si sono divertiti e alle gare hanno fatto da cornice ospiti di rilevanza internazionale. Non resta che essere felici e soddisfatti per quel che si è espresso”.
Il Vice Presidente vicario nazionale, Salvo Spinella, ricorda gli apprezzamenti ricevuti e e il ritorno d’immagine per “la nostra splendida Catania”. “Ne ha beneficiato non solo lo sport ma anche il turismo: vorrei ringraziare il sindaco Enrico Trantino e l’Assessore allo sport Sergio Parisi per la disponibilità delle strutture. Grazie anche a Coni, nella persona del vice presidente regionale Enzo Falzone, e a Sport e Salute. Senza dimenticare lo staff organizzativo, da chi ha curato la logistica al volontariato, Catania esprime figure professionali che hanno la volontà di far fare bella figura a questa città”.
Enzo Falzone, vicepresidente vicario del Coni Sicilia, promuove il lavoro di squadra: “Sono stati giorni intensi, appassionanti e ricchi di sport. Si è giocato complessivamente in 40 location. Ho ammirato l’abnegazione profusa da chi ha organizzato l’evento, da chi ha collaborato attivamente, dai Comuni che ci hanno accolto e ospitato le gare. È stata una straordinaria festa di sport e di vita, molto condivisa sin dalla cerimonia inaugurale”.
Il Presidente Wfcs Didier Besseire: “Con immenso piacere siamo giunti alla conclusione di questi giochi dai numeri di un certo livello. Trenta paesi in gara, quattromila atleti, una cornice straordinaria come Catania, patrimonio dell’Unesco. Un sentito grazie per il lavoro del comitato organizzativo, da elogiare per quel che ha dato alla nostra federazione”.