Assist Associazione Nazionale Atlete, stimata realtà nazionale che opera da 25 anni per i diritti delle donne nello sport e per lo sport femminile, dopo aver appreso dalla stampa della richiesta inviata dai figli della Professoressa Lilyana Pizzo al Sindaco di Catania, Enrico Trantino, perché intitolasse il Palasport alla straordinaria allenatrice di pallavolo catanese (mancata 4 anni fa), ha deciso di far sua questa battaglia.
Il valore, umano e sportivo, della signora Lilyana Pizzo, l’apprezzamento comune nei confronti di quanto questa donna sia riuscita ad ottenere in termini di risultati sul campo e la traccia indelebile da lei lasciata in quanti (tantissime e tantissimi) hanno condiviso con lei tratti della loro gioventù, sembrava dovesse rendere semplice e naturale l’iter dell’intitolazione del PalaCatania alla grande allenatrice.
Invece, a tutt’oggi, nessuna risposta ufficiale da parte del Sindaco etneo e della sua Amministrazione è arrivata ai richiedenti (che, tra l’altro, avevano accompagnato la loro istanza con circa 3000 sostenitori). Ciò che, invece, pare si apprenda da voci di palazzo è la decisa (e inspiegabile) contrarietà del primo Cittadino.
Eppure, il Palasport di Catania è da 30 anni privo di alcuna titolazione e tutti gli altri impianti di Catania sono “dedicati” a uomini. Ricordiamo che Lilyana Pizzo conquistò nel 1980 lo Scudetto di pallavolo femminile (storico, in quanto unico, nella storia del volley femminile siciliano); inoltre fece parte dello staff alla guida della Nazionale Italiana, dal 1973 al 1982 e l’anno scorso è stata inserita nella Hall of Fame della Federazione Italiana Pallavolo.
Lo sport siciliano e italiano spinge
Lo Sport Siciliano e italiano si sta facendo sentire per ottenere un risultato che non sarebbe altro che un vanto per la Città di Catania.
Oltre alla petizione con Change.org lanciata da Assist, cui hanno aderito già oltre milletrecento persone in soli 4 giorni, hanno mandato video di sostegno personalità del mondo del volley nazionale come Manu’ Benelli e Simonetta Avalle, cui si sono unite le atlete della Squadra catanese con cui la Signora Pizzo aveva guadagnato il tricolore.
Ma non solo: sostengono l’iniziativa le importanti realtà Soroptimist Italia, Soroptimist Catania, Differenza Donna Ong ed il Panathlon Siracusa. E le adesioni sono in continuo aggiornamento.
“La lettera ufficiale mandata da Assist al Sindaco e alla amministrazione, con in conoscenza il Ministro Abodi e il presidente del CONI Malagò, vuole sollecitare la decisione positiva del Sindaco e rimediare ad una risposta che manca da 8 mesi – dichiara la presidente di Assist Luisa Garribba Rizzitelli.
“Assegnare il nome del Palasport alla "Signora Pizzo non è solo un atto di doveroso riconoscimento, ma anche un prezioso passo verso la parità di genere di cui Lilyana Pizzo è stata, e sarà sempre, splendido esempio. Oltretutto è una bella occasione per ridurre il divario tra gli impianti sportivi con titolazione maschile e la totale assenza di una intitolazione ad una donna”.
L'appello di Piero Pizzo
Piero Pizzo, dal canto suo, sottolinea il suo disappunto per le mancate, doverose risposte. “Da ultrasettantenne, ho visto cose discutibili e cose indiscutibili, più o meno in egual misura, accettandole, entrambe, come situazioni inevitabili della vita. Faccio, invece, sempre più fatica a vedere cose indiscutibili trattate con immeritata nonchalance. Considero, quindi, grave (se non, addirittura, offensivo) l’atteggiamento elusivo di chi avrebbe già dovuto, se non altro per correttezza istituzionale, dare una risposta ufficiale (anche eventualmente negativa, sottolineo) e pubblica alla nostra più che legittima richiesta”.