Stamattina siamo stati in presidio in via Volturno, davanti alla sede Amap, per ribadire l'urgenza di una legge per l'introduzione dell'omicidio sul lavoro.
La Strage di Casteldaccia è soltanto l'ultima delle tante stragi che ogni giorno si presentano nel nostro paese.
In Italia la media è di più di 3 morti al giorno, una media grave che ogni anno si trasforma in più di 1.000 morti sul lavoro l'anno.
Ieri cinque operai sono morti, e un sesto sarebbe grave, mentre in una cisterna nei presi di Casteldaccia stavano facendo la manutenzione all'impianto di sollevamento delle acque reflue dell'Azienda municipale acquedotti di Palermo (Amap), gli operai erano alle dipendenze dell'Amap e di una ditta esterna.
Una vera strage, con ancora vite spezzate sul lavoro e di lavoro, che ci dicono come non sia più rinviabile la proposta di legge per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro, formulata dall’USB e dalla Rete Iside e che il senatore Luca Pirondini ha formalmente presentato nelle scorse settimane a Palazzo Madama, oltre che la petizione che vede come prima firmataria Emma Marrazzo, mamma di Luana D'Orazio.
Troppo spesso le misure di sicurezza vengono aggirate per risparmiare: la logica degli appalti, dei subappalti e delle esternalizzazioni, la precarietà e il lavoro interinale, sono utili solo a fare profitto sulla vita di chi lavora.
E l'Amap in questo caso pare non essersi comportata da meno.
La salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro Paese devono essere al centro dell'interesse pubblico, tutelate da leggi specifiche.
- Usb Sicilia
- Usb Federazione di Palermo