Un incremento di azioni criminali ai danni delle aziende che operano nella Zona industriale di Catania è stato riscontrato negli ultimi 40 giorni dal personale dell’istituto di vigilanza “The Guardian”, che si è ritrovato a sventare ben cinque furti: quattro ai danni di strutture direttamente controllate e un quinto ai danni un’attività che insiste in un’area su cui la “The Guardian” opera a protezione di altre società in virtù di tecnologie altamente innovative, che prevedono una copertura a tutto tondo e non soltanto l’allarme antintrusione a effrazione avvenuta.
Il primo furto è stato sventato alla fine del mese di marzo e si è verificato ai danni di un’azienda specializzata nel trattamento di rottami, ferro e metalli. I ladri sono entrati dopo avere praticato un grosso foro nel muro perimetrale di un’azienda confinante e poi, dopo avere sbloccato il cancello elettronico di ingresso, hanno introdotto un furgone su cui caricare la refurtiva: arrivato in appena 11 minuti, il personale dell’istituto di vigilanza è riuscito a mettere in fuga i malfattori, consentendo il sequestro del furgone.
I rimanenti quattro raid sono stati significativamente tentati nel periodo compreso fra il 25 aprile e il primo maggio. In particolar modo il 27 aprile è stata presa di mira – per la quarta volta nel corso dello stesso mese, ma stavolta in maniera più decisa – un’azienda che opera nel settore della distribuzione di materiale elettrico su scala nazionale. Questa volta l’intervento si è realizzato in soli due minuti (dalle 23,26 alle 23,28), con tre pattuglie di guardie giurate e ben cinque della Polizia di Stato nell’area. I ladri, che pensavano di essere al sicuro dopo avere manomesso le telecamere di sicurezza piazzate nei punti ritenuti da loro maggiormente strategici per quell’azione, hanno fatto in tempo a volatilizzarsi. Ma a mani vuote.
Il giorno successivo nuovo intervento, intorno all’una di notte, questa volta per l’intrusione nell’impianto che ospita un’azienda di commercio all’ingrosso di gelati e surgelati di una nota marca nazionale. Questa volta a rendersi conto dell’azione delinquenziale è stato un vigilante della “The Guardian” in servizio di piantonamento in un’azienda vicina: la guardia giurata ha segnalato l’ingresso di tre persone a bordo di un furgone. Le stesse erano entrate nell’area poco prima - dopo avere aperto un varco nella recinzione retrostante, che dà sulla Tangenziale – ma per garantire l’accesso al furgone avevano dovuto forzare il cancello d’ingresso elettronico. I ladri avevano fatto in tempo a spostare verso l’alto l’occhio elettronico delle telecamere di sicurezza, nonché a “sbloccare” una cella frigorifera, con manomissione di sensori e contatti magnetici. L’arrivo di personale di servizio e Polizia di Stato ha costretto i delinquenti a battere in ritirata, sempre attraverso la parte retrostante della struttura, e ad abbandonare il furgone già carico per metà.
Due, infine, i furti sventati nella giornata del 29 aprile. Il primo, intorno alle 22,15, ai danni di un’azienda di impianti elettrici civili e industriali: una pattuglia della Radiomobile della “The Guardian” ha posto l’attenzione, a ridosso della struttura, su un’utilitaria con tre uomini a bordo, tutti con il volto coperto. I tre, comprendendo di essere stati notati, si sono allontanati repentinamente. Ma avevano già aperto la grata di protezione di una scala che porta sul tetto dell’edificio, da cui presumibilmente contavano di accedere nel deposito.
Il secondo furto alle 23,29, ai danni di una nota azienda per la distribuzione del caffè. In questo caso l’intervento si è realizzato in appena cinque minuti, con afflusso di personale dell’istituto di vigilanza e della Polizia di Stato. Una persona non ha fatto in tempo ad abbandonare gli uffici, nonostante la fuga frettolosa nel corso della quale ha perduto un cacciavite e le chiavi di casa ma in cui ha pure dovuto abbandonare il ciclomotore su cui era arrivata alla Zona industriale. Alla fine l’uomo è stato raggiunto e tratto in arresto dagli agenti della Polizia di Stato.