Giornata internazionale sull’Autismo celebrata dal Kiwanis Aci Castello Riviera dei Ciclopi il 2 aprile presso l’aula magna università di Catania, alla Torre biologica.
Dopo i saluti del prof. Ignazio Vecchio alla numerosissima platea di studenti ed ospiti, nella gremitissima Aula universitaria ‘Scapagnini’, ha fatto un apprezzatissimo intervento la prof.ssa Paolina Mule’, professore ordinario di Didattica generale e pedagogia speciale, nonchè Direttrice del Corso di specializzazione per le attività di sostegno. Applaudita da tutti ed anche dai numerosi futuri docenti specializzati, presenti nell’aula magna.
Sono seguiti i saluti del presidente del club kiwaniano, dott. Carmelo Messina, del luogotenente Angelo Galea e di altri officer kiwaniani, quali Nicola Russo, Nunzio Spampinato e Salvatore Chianello. Le relazioni del prof. Marino Ruggieri, ordinario di Pediatria, del prof. Giuseppe Quattrocchi, responsabile delle attività riabilitative dell’ASP 5 di Messina, della prof.ssa Cristina Tornali, docente universitaria e Chair del Kiwanis distrettuale per l’Autismo. Interessante l’esposizione dell’avvocato Francesco Vasta, sulle tematiche giurisprudenziali correlate all’autismo. L’università di Catania ed il Kiwanis di Aci Castello, Riviera dei Ciclopi hanno celebrato la giornata internazionale sull’autismo, con relazioni ed interventi ricchi di contenuti e di conoscenze scientifiche sull’autismo. I valori dell’inclusione e del rispetto dei soggetti con autismo, nelle scuole e nella società, hanno avuto il prezioso apporto di studiosi e di studenti ed hanno reso successo alla giornata di celebrazione dell’autismo.
“Non c’è occasione migliore di oggi per parlare di un disturbo, conosciuto da tutti come autismo, ma che in realtà riguarda uno spettro autistico, ossia diversi disturbi che sono complessi e non conosciuti spesso dalle persone - dichiara la professoressa Cristina Tornali, Chair nazionale per l’autismo distrettuale del Kiwanis Aci Castello Riviera dei Ciclopi, nonché docente dell’ateneo e dirigente dell’ASP 5 - se ne parla molto ma in effetti questa percezione non c’è, così come manca l’apporto multidisciplinare. Oggi abbiamo avuto ospiti un pediatra d’eccellenza, il professore Martino Ruggieri, l’ordinario di Scienze della Formazione, la professoressa Paolina Mulè, che dirige tutto il corso di formazione del TFA, ossia quelli che saranno gli insegnanti di sostegno, e Ignazio Vecchio, professore della cattedra di Storia della medicina e Bioetica medica”.
Il professor Martino Ruggeri, ordinario di pediatria generale e specialistica, ha puntualizzato e al tempo stesso ha rilanciato i modelli da seguire: “La consapevolezza deve ancora crescere, ma secondo me ci siamo portati molto avanti, perché il territorio, quello che io chiamo il front office con i pediatri del territorio, ossia di libera scelta, oggi ha una cultura diversa ed è molto più consapevole nella maniera di affrontare i primi mille giorni di vita che comprendono 300 giorni dentro l’utero materno e 600 dopo i primi due anni di vita. C’è poi il grande territorio, che deve accogliere e indicare quali strategie utilizzare alle famiglie e ai bambini o ragazzini che soffrono di autismo. Questa consapevolezza è cresciuta tantissimo, anche qua in Sicilia e a Catania, perché oggi c’è una grandissima rete che effettivamente ci aiuta tanto nella consulenza quanto nella diagnosi”.
Sull’importanza del percorso riabilitativo, ha parlato Giuseppe Quattrocchi, direttore dell’Unità Operativa Complessa - Riabilitazione Adulti e Minori dell’ASP 5, che ha espresso le sue considerazioni sulla necessità di effettuare la riabilitazione nella regione in cui si è vissuto, onde evitare problemi legati alle condizioni cognitive del soggetto autistico: “Noi ci sviluppiamo all’interno di un sistema economico, sociale, pedagogico e culturale che ci permette di crescere e ci dà sicurezza - esordisce il dottor Quattrocchi - Nel momento in cui i soggetti che fanno una riabilitazione per l’autismo vengono portati fuori dalla regione nella quale hanno vissuto abitualmente e nella quale si sono sviluppati, pratica che in passato e anche oggi avviene spesso, invece che guadagnare essi possono addirittura perdere ciò che avevano acquisito nel tempo. Una riabilitazione fatta qui sarebbe l’ideale per il futuro”.
“È la giornata che dovrebbe celebrare la “mano tesa” verso i ragazzi con disturbi comportamentali, del linguaggio, ripetitività, mancanza di immaginazione, che sono però dei pazienti speciali che devono essere accuditi - afferma con convinzione il professor Ignazio Vecchio, moderatore del convegno - Ricordiamo che, in questo contesto universitario e con la partecipazione del Kiwanis, soprattutto il Kiwanis di Aci Castello Riviera dei Ciclopi ma in generale tutto il Kiwanis International, abbiamo espresso come siciliani e come comunità universitaria e civile un modo di rendere omaggio in questa giornata. Io credo che il modo migliore di proporsi sia quello di far sì che la tematica degli autistici sia condivisione di tutta la società civile”.