Scontri tra ultras all'Euganeo durante Padova-Catania: il bilancio? Cinque arresti e otto agenti feriti di cui quattro della digos e quattro del reparto Mobile).
Ad avere la peggio, il dirigente della polizia responsabile del servizio che è ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore cardiaco.
A tutto potrebbe collegarsi questa notizia, tranne che a un evento sportivo, che dovrebbe essere occasione di passione, appartenenza e festa.
Invece è il resoconto di un atto violento di alcuni facinorosi etnei, che hanno cercato lo scontro fisico con i tifosi locali durante l’intervallo della finale d’andata di Coppa Italia Serie C (finita 2-1 per i padroni di casa).
Non conosciamo ancora le decisioni del giudice sportivo, ma con ogni probabilità la partita di ritorno in programma martedì 2 aprile prossimo si giocherà in campo neutro e a porte chiuse.
La Lega Pro interviene
"Ferma condanna per gli accadimenti verificatisi in occasione della finale di andata della Coppa Italia di Serie C tra Padova e Catania". "Episodi di questo genere, che non c'entrano con lo sport, non troveranno mai spazio o scusanti all'interno di competizioni organizzate dalla Lega Pro".
E i veri tifosi?
Una ferita per i tifosi onesti che attendono da tempo questa partita, un danno economico e d’immagine per una società ambiziosa che al di là di alcune scelte errate, cerca di portare l’immagine sportiva e dell’intera città in alto, e che fin da subito, ha stigmatizzato l'accaduto attraverso un comuncato.
"Condanniamo fermamente e categoricamente ogni forma di violenza, esprimendo piena solidarietà alle forze dell'ordine".
Sergio Parisi stigmatizza
Anche l'assessore allo sport del Comune di Catania, Sergio Parisi, ha diffuso una nota: “I fatti accaduti a Padova gettano un' ombra negativa sulla grande dimostrazione di affetto da parte dei tifosi rossazzurri".
“Il comportamento di pochi rischia di vanificare l’effetto positivo della prima finale importante nella storia di Catania calcistica e comporta un grave danno di immagine per tutta la Città”.
Prosegue poi Sergio Parisi: "Esprimiamo forte disappunto per il comportamento di questa parte marginale della tifoseria etnea e ribadiamo massima vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine; al contempo, sosteniamo lo sforzo che l’attuale proprietà del Catania ha compiuto per fare ripartire il calcio e che non può essere vanificato da comportamenti delinquenziali.
I responsabili vanno puniti, come stabiliscono le norme, senza che questo mortifichi, tuttavia, la passione sportiva e il grande affetto della stragrande maggioranza dei sostenitori rossazzurri".
Insomma, a causa di un gruppo di irresponsabili, società e tifoseria ne pagheranno comunque le conseguenze.
(Foto credit: Il Mattino Padova)