Una stagione di alti e bassi, diverse e migliori le aspettative a inizio stagione, soprattutto dopo l’eccellente percorso del Catania in Serie D, che faceva ben sperare per una salita rapida in B. Stamani in conferenza stampa, il presidente del Catania Rosario Pelligra, insieme al vicepresidente Vincenzo Grella, hanno discusso del presente del club e soprattutto del suo futuro.
Al centro della conferenza le questioni legate al nuovo centro sportivo, che la società vorrebbe vicino alla città, anche se non esclude la possibilità di sceglierla più lontana; l’ingresso del presidente nel Racing City Group, il gruppo di investitori che coinvolge squadre in tutto il mondo; l’accoglienza e le aspettative dei tifosi, tassello importante della squadra reso evidente dopo i più di 20.000 posti occupati al Massimino per la gara di mercoledì in Coppa Italia col Rimini:
“C’è l’interesse di rendere Torre del Grifo di nuovo attuale, ma c’è anche tanto lavoro da fare. Uno dei problemi maggiori è che l’impianto non è a Catania ma nella zona limitrofa, per questo non siamo convinti al 100% di fare questo investimento, ci vorrebbe molto tempo perché attualmente è in uno stato di assoluto degrado. Tra qualche tempo compreremo un centro all’altezza del club, importante per il futuro, ma bisogna aspettare un po’ di tempo”.
Investimenti e strutture legati all'andamento della squadra? Pelligra parla di business case e valutazioni: "L’obiettivo numero uno è il Catania, l’amministrazione vuole effettuare investimenti sulla squadra, ma bisogna aspettare le valutazioni del business case. Non vogliamo pensare che quello che fanno investitori locali, non è una priorità ma è importante farli per il club”.
Qualche parola anche sul Consiglio di Amministrazione della società, anche se il presidente non ha voluto rivelare troppo, e sugli sponsor per la prossima stagione “È sempre importante avere un ambiente sfidante, stiamo per introdurre nel CDA due nuovi membri perché vogliamo creare un club del futuro che sicuramente sarà importante, ma non posso rivelare oggi i loro nomi. Con il nostro sponsor Erreà abbiamo un accordo che va oltre quest’anno, ma c'è stata una finestra a novembre dove potevamo mandare un preavviso che garantiva a fine stagione la possibilità di guardare il mercato per capire se l’offerta precedente potesse essere migliorata. Con Erreà siamo in dialogo costante per trovare un’offerta più favorevole non solo a Catania, che avrà un vantaggio per tutti. Siamo in una fase in cui abbiamo diverse proposte, il club ha attirato grandi attenzioni e dobbiamo valutare”.
L'ingresso di Pelligra nel Racing City Group apre le porte a tante collaborazioni col Medio Oriente, ma anche con l'Australia: "Sarebbe interessante fare amichevoli con la squadra australiana e con squadre del Medio Oriente, ma tutto ciò non ha interferenze con la preparazione della prossima stagione. Tutto questo verrà comunque deciso dal vicepresidente Grella in un secondo momento. Sono contento riguardo il progresso della stagione in corso, quello che abbiamo fatto quest’anno è la base del futuro. Le cose cambiano in fretta, quindi siamo felici di quello che abbiamo fatto e del futuro”
La stagione ha richiesto tante spese da parte della società, e il presidente ne è consapevole ma non per questo si è tirato indietro: “È un investimento, dobbiamo valutarlo nel lungo termine. Quello che abbiamo fatto quest’anno è un tassello. Stiamo investendo in tutto, non solo la prima squadra: ricordiamo che siamo una società nata 20 mesi fa, giovane quindi, non possiamo aspettarci di essere di successo sin dall’inizio. Di solito ci vogliono 5 anni per capire cosa accadrà, quindi dobbiamo aspettare prima di dare valutazioni”.
Il nodo centro sportivo è stato centrale nella conferenza: “Grella e il resto del gruppo vorrebbero più campi dove potersi allenare, ma ci sono altre società che hanno meno campi. Dobbiamo guardare al bicchiere mezzo pieno, sfruttando i centri a nostra disposizione a breve termine, ma a lungo termine ci guarderemo attorno. Nesima è un’opzione da non scartare. Da esperto del settore, rispetto a restaurare Torre del Grifo sarebbe più facile costruirne uno nuovo, magari vicino alla città. Ci sono restrizioni a Torre del Grifo, devo comunque parlarne col team per capire quale strada percorrere. La Pelligra Group si occupa di acquisire strutture degradate, ristrutturarle e rimetterle sul mercato, facendo bene anche in altri paesi. Essendo CEO dell’azienda non vado a comprare quello che voglio, quindi creiamo un caso studio che se risulta all’altezza ci farebbe puntare anche su Torre del Grifo. Arriveremo in fondo alla stagione e valuteremo. Più che i campi è importante cosa ci si fa sopra, sviluppando la squadra che oggi ha una potenza enorme. La nostra squadra, due o tre volte a settimana, ha la fortuna di allenarsi nel campo principale. Cercheremo sempre di migliorarci e avremo bisogno di più campi, ma oggi prendo quello che ho e me lo tengo stretto. Come Pelligra Group, vogliamo migliorare ascoltando il feedback delle persone”.
Non solo lavoro di amministrazione, ma anche emozioni da tifoso per Pelligra, emozionato per il successo in Coppa e soprattutto per Alessio Castellini, in grande forma nelle ultime partite: “Questa è la cosa bella del vedere un giocatore emergere in prima squadra e fare bene: dobbiamo fare attenzione alle giovanili perché possono dare grandi soddisfazioni. Riguardo Castellini, sono contento di quello che ha fatto e spero continui così, spero che fiorisca ancora di più. Tutto dipende da quello che il consiglio direttivo dirà, ma noi ovviamente vogliamo puntarci e trovarne anche altri come lui. Quest’anno abbiamo introdotto molto più talento ed esperienza, dobbiamo essere pazienti perché gli investimenti sono per il futuro. I risultati non sono stati sempre ideali, ma quando mercoledì abbiamo vinto col Rimini abbiamo ottenuto grande autostima”.
“Come tifoso del Catania - continua il presidente - non ho saltato una partita, anche quando mi trovavo in aereo. Catania è nel mio cuore, sono un amante dello sport e quando ci sono partite come quella di mercoledì mi sento come un tifoso, la mia schiena era sudata per l’emozione della gara nonostante il freddo. Ringrazio i tifosi del Catania, sentiamo chiaro e forte il loro supporto”.
“Mercoledì mattina, quando sono arrivato, sono andato a parlare coi giocatori, ho ricordato loro che ogni giocatore ha uno scopo preciso e che non devono essere nervosi e stressati, permettendo al loro talento di essere usato nel modo migliore. Una cosa che mi caratterizza è quella di non sbattere i pugni sul muro, voglio individuare i problemi psicologici e aiutare i giocatori. Spesso nella vita è una questione di mentalità: uno dei miei obiettivi principali è coinvolgere le persone attorno a me”.
In chiusura, il presidente ha scherzato sull'inaspettata difficoltà della Serie C: “Chiaramente, provenienti dalla scorsa stagione, sentire dire questo sarebbe stato un anno duro era difficile da credere. Dopo poche partite però ho capito quanto la Serie C fosse tosta. Ammetto che non è stato semplice quando arrivavano brutti risultati, ma sapevamo che l’obiettivo era nel lungo periodo. Spesso non dormo la notte pensando a come migliorare il club. Confermo che la Serie C è difficile, molto difficile”.