Valutazioni audiologiche con esami audiometrici saranno offerti gratuitamente dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” venerdì prossimo, 1 marzo, agli utenti dai 4 anni in su dalle ore 9 alle ore 13 nell’ambulatorio numero 15 del padiglione 3 del Policlinico “Rodolico”, al piano zero. Non è necessaria la prenotazione, si procederà in ordine di arrivo e fino ad esaurimento della disponibilità.
Le prestazioni saranno eseguite dal personale sanitario dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria diretta da Ignazio La Mantia nell’ambulatorio di Audiologia e Protesizzazione Acustica di cui è responsabile lo specialista Luigi Maiolino.
L’Open Day rientra nell’ambito della “III° Giornata di Sensibilizzazione sulle malattie dell’orecchio e dell’Udito", “Sordità: una pandemia silenziosa”, nei confronti della popolazione riguardo alle patologie dell’orecchio e dell'udito ed al ruolo che in tale ambito riveste la prevenzione.
La manifestazione è organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF), in cooperazione con la Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF), insieme ad altre 23 associazioni, senza fini di lucro, di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici operanti sul territorio nazionale.
L’evento è in condivisione d’intenti con la Giornata mondiale dell’udito istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che si celebra ogni anno il 3 marzo. Le malattie dell’orecchio e i conseguenti disturbi uditivi sono estremamente frequenti e interessano oltre un miliardo e mezzo di persone nel mondo e più di 13 milioni di italiani, vale a dire un cittadino su cinque.
“L’OMS stima che nel 2050 un cittadino su quattro soffrirà di un disturbo uditivo - osserva il presidente della SIOeChCF, Pietro Nicolai - Se si considerano le forme più severe, sono più di tre milioni gli italiani affetti da questa menomazione le cui conseguenze sono talora gravi e spesso sottovalutate. La sordità, infatti, compromette lo sviluppo dei bambini, il pieno svolgimento delle attività lavorative nell’adulto e il sano invecchiamento, con un consistente sovraccarico sui sistemi sanitari. Numeri, tendenze e conseguenze a buona ragione giustificano il paragone con una grande pandemia, circondata dal “silenzio” dei mezzi d’informazione e dell’opinione pubblica. Eppure, è dimostrato che riportando la sordità alla sua natura di sintomo di una malattia dell’orecchio e alle conseguenti azioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, le sue sequele possono essere contrastate in maniera sostenibile ed efficace”.
Tali ragioni indicano chiaramente l’importanza che rivestono l’identificazione ed il trattamento precoce della patologia, al fine di poter intervenire sulle possibili cause e ridurre al minimo la disabilità conseguente. Oltre il 60% dei problemi uditivi, infatti, può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie, motivo per cui l’integrazione tra il medico specialista, otorinolaringoiatra o audiologo, ed i servizi di assistenza primaria può portare ad innegabili vantaggi per la persona ipoacusica.