di Franco Vinci
“…Che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa”.
Questo potrebbe diventare l’ennesimo caso di applicazione della definizione dell’araba fenice.
Pochi giorni prima della fine dello scorso anno, il Governo della Regione Siciliana, ha dato un tanto lieto, quanto inatteso annuncio, al popolo contribuente, concernente il pagamento della tassa di circolazione, o più semplicemente bollo auto.
Udite , udite, udite: se hai pagato regolarmente negli ultimi anni, sconto 10%, in più, se accetti l’addebito in conto corrente bancario, ulteriore 10%.
Onestamente stiamo parlando di centinaia di euro a famiglia.
Ma questo beneficio pare essere inattingibile;
Infatti: alle Poste; all’ACI; in tutti i posti in cui è possibile pagare,
nessuno ne sa niente.
Preoccupato dell’imminenza della scadenza, dopo aver cercato invano, ripetutamente,di parlare con il funzionario della Regione responsabile della materia, ho tentato la “ via politica “ facendo chiedere all’Assessore alle Finanze, da una sua compagna di partito, conferme e lumi.
Le conferme vi sono, la norma dicono essere in finanziaria; per quanto riguarda i lumi, siamo nel buio più totale.
Fra 8 giorni chi, in attesa che si accenda il lume, non avrà pagato sarà in mora e, conseguentemente, perderà il beneficio (se esiste) per gli anni a venire, avendo perso la regolarità contributiva.
Signori Governanti,vogliamo provare ad essere più credibili?
Se i provvedimenti non si traducono in benefici attingibili , si chiamano “ prese in giro “.
La Regione non può perdere credibilità in continuazione, perché la serietà dei comportamenti sta diventando come l’araba fenice, “ che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”.