Nel quarantennale dell’uccisione per mano mafiosa del giornalista catanese d'adozione ma nato a Palazzolo Acreide (Siracusa) Giuseppe Fava, il sindaco Enrico Trantino, anche a nome di tutta la giunta comunale ha diffuso una nota:
“Il coraggio e l’esemplare condotta civile e professionale di Pippo Fava nel denunciare il malaffare a Catania e in Sicilia rimangono sempre vivi, rappresentando un monito contro ogni forma di illegalità e sfruttamento delle risorse pubbliche per interessi legati alla criminalità organizzata.
Il ripudio della violenza mafiosa non può che rimanere un prerequisito essenziale per la crescita delle comunità cittadine nel segno della democrazia e dello sviluppo trasparente della nostra terra, temi di cui Fava è stato insuperabile interprete nell’ambito del giornalismo, del teatro e delle battaglie civili di cui si è reso protagonista fino all’estremo sacrificio, lasciando un messaggio di speranza anche alle giovani generazioni”.
Al presidio promosso nel pomeriggio nel luogo dell’agguato, l’Amministrazione è stata rappresentata dal vicesindaco Paolo La Greca e dall’assessore comunale ai beni confiscati alla mafia Viviana Lombardo.
Un omaggio floreale e la donazione di uno strumento musicale all’istituto comprensivo Petrarca di Trappeto Nord hanno simboleggiato, insieme alla Fondazione Fava, il ricordo del Comune di Catania.