Puntuale e sorridente, mister Lucarelli ha presentato l’ultimo match dell’anno solare nella conferenza stampa alla vigilia della partita di domani alle 18:30 a Benevento.
Qualche scambio ironico e sorridente con la stampa prima di cominciare ci restituisce l’idea di un allenatore sereno e carico per i prossimi appuntamenti, dall'ultima di andata al mercato.
È un Lucarelli che sta già pensando alla ripartenza del campionato e all’impegno definito fondamentale di Coppa Italia; Lucarelli in conferenza si è fatto anche voce della società, parlando ed elogiando la proprietà Pelligra e i programmi a medio e lungo termine.
Le prime domande, sono state inevitabilmente collegate alla settimana passata dopo una brutta sconfitta (la seconda di fila in campionato), e alla delicata partita al Santa Colomba, in cui dovrà cambiare l’atteggiamento della squadra:
“L’atteggiamento dei giocatori deve cambiare, ho rivisto tutta la partita, azione per azione segnandomi gli errori fatti, ne ho contati almeno 4 e sono tanti, rivedendo la prestazione abbiamo fatto una buona partita anche con il Sorrento, abbiamo creato tante occasioni importanti e un paio di rigori anche questa volta che ci sono stati negati, da quando ci sono io sono già tanti”.
Insiste il tecnico livornese sul miglioramento della squadra: “Al netto della nostra crescita, che c’è e ci deve essere e deve essere costante, dobbiamo migliorare a livello realizzativo”.
- A livello tattico e al modulo, ci sia qualcosa da cambiare:
“L’abito tecnico tattico è quello giusto, bisogna trovare la via del goal, a un attaccante non puoi insegnare a fare goal perché è un dono della natura, poi sono convinto che arriveranno momenti in cui si segnerà di più”.
Torna anche sulla partita persa con il Sorrento che è stata, a modo di vedere del mister, assolutamente immeritata:
“De Francesco ha messo del tempo per esultare perché non si era nemmeno reso conto di aver segnato, segno che abbiamo preso un goal davvero sfortunato” Continua analizzando anche la difesa, che è forse l’unico punto certo da cui ripartirà il Catania di Lucarelli “c’è da correggere qualcosina ma siamo la seconda difesa del campionato, forse è l’unico che sta facendo il suo e al meglio”.
Nell’analisi della partita di Benevento, abbiamo chiesto al mister come si è preparata la squadra.
“Abbiamo preparato la settimana cercando di recuperare le forze, purtroppo ci sono stati altri due infortuni che sono Bocic e Mazzotta che non saranno disponibili, avremo 16 giocatori di movimento, che bastano e non sarà quindi un alibi quello delle assenze.”
“Cercheremo di affrontare nel migliore dei modi una squadra, che è partita con i favori dei pronostici e un direttore Marcello Carli per me molto amico, anche loro non hanno raccolto per quello che è il loro potenziale”.
Una partita, quella che affronteranno i rossazzurri che, per come è stato annunciato, potrebbe essere anche decisiva per le ultime scelte da fare sul mercato:
“Dipende, può essere un’ ultima chance come può non esserlo, il mercato di gennaio è balordo perché le squadre non ti cedono chi è in forma e il 24 gennaio abbiamo una partita fondamentale (quella di coppa italia) in cui potrebbe bastare arrivare in finale per essere terzi, per noi sarebbe importante preparare i Playoff tre mesi prima”.
Proprio sull’argomento mercato e sui nuovi innesti che potrebbero arrivare, è stato chiesto di Emanuele Cicerelli, che si è visto al Massimino nell’ultima gara casalinga.
“Emanuele Cicerelli è un giocatore che sa giocare in piazze importanti e calde, noi pensiamo che rimettendolo in sesto possa dare tanto, per noi è un opportunità e riteniamo che potrebbe essere in prospettiva un giocatore importante, continuerà ad allenarsi con noi e valuteremo“
Come detto, Lucarelli non si è limitato a parlare di mercato e di campo, ma ha voluto dare voce ai programmi della società, e lo ha fatto con grande orgoglio e ribadendo la scelta fatta, di tornare a Catania rifiutando anche proposte più allettanti che gli avrebbero permesso di restare in serie B, con convinzione e decisione, denotate nelle parole e dalle espressioni del suo viso: “Tre anni per la serie B è l’obiettivo della società, entro quel tempo noi dobbiamo portare il Catania in serie B, se riusciamo quest’anno il prossimo o fra due anni, sarà ancora il tempo giusto” prosegue “la società deve crescere a livello di infrastrutture, si sta riportando il marchio a casa, la società è disposta a fare dei ragionamenti su Torre Del Grifo ma non alle cifre di cui si parla perché servono 10 milioni per riattivarlo e la richiesta è di 27 milioni, nel frattempo bisogna trovare qualcosa di alternativo perché servirebbe comunque tempo per far ripartire il centro sportivo.
L’anno scorso la società ha messo 3 milioni e ne metteranno altri per pareggiare i bilanci di quest’anno, questo dimostra che la società è forte”.
“Abbiamo dei tempi ben precisi, se dovessimo riuscirci subito saremmo tutti più contenti, noi dobbiamo fare in modo che attraverso i risultati del campo, non facciamo stancare il presidente e la società di investire sul calcio, che è diverso rispetto a quello in cui è abituata a investire la nostra società”.
Conclude ribadendo il suo pensiero sull’importanza della piazza etnea, con una frase che non lascia spazi a interpretazioni:
“Se fai bene a Catania puoi far bene da tutte le parti” afferma: “Catania non è per tutti. Io non avrò pace finché non avrò raggiunto l’obiettivo di conquistare la promozione a Catania, dopo la sconfitta con il Sorrento, ho ricevuto un bel messaggio da Grella, che ho conservato e che rivelerò quando avremo raggiunto i nostri obiettivi perché, sono sicuro, ci riuscirò!…”.
La squadra è pronta alla partita di domani consapevole che affronterà un periodo di costruzione che coinvolgerà anche il mercato, per essere più che mai pronti e “agguerriti” per portare avanti il carrarmato rossazzurro in coppa e campionato.