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Una celebrazione semplice ma sentita e discretamente partecipata. Nella chiesa dell'istituto Ardizzone Gioeni di Catania è stata ricordata Santa Lucia e il suo martirio. Nata a Siracusa tra il 280 e il 290 dopo Cristo, Lucia com'è noto fu una martire cristiana, uccisa tramite decapitazione proprio il 13 dicembre del 304 dopo Cristo, sotto l’imperatore Diocleziano e a differenza di quanto si pensi, le sue spoglie sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia, anche se il principale luogo di culto è la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa. E di Siracusa è anche la Santa Patrona.
La santa messa celebrata da don Mario D'Avola, nell'acogliente chiesetta neo-gotica dell'istituto Gioeni, è stata “sollecitata” da alcuni esponenti della Democrazia Cristiana Nuova, presente anche il commissario straordinario dell'istituto per ciechi, Salvo Palladino: hanno preso parte alla breve cerimonia, fra gli altri, Caterina Mendolia Pirandello, responsabile regionale del Turismo e dei Beni Culturali e la presidente della Terza Municipalità di Catania, Maria Spampinato.