Alla vigilia della 17a giornata di Serie C, mister Lucarelli parla in conferenza stampa del percorso del suo Catania da quando ne è alla guida e di cosa si aspetta dal derby di domani in trasferta contro il Messina.
“Venendo dall’altra parte - esordisce il tecnico - so come il Messina prepara questo tipo di incontro perché per loro, così come per noi, è una partita importante. Dai miei ragazzi mi aspetto una grande prestazione mentale”.
“L’assenza del pubblico influirà ma dobbiamo essere bravi a compensare questa spinta, soprattutto nei momenti di difficoltà. Dovremo essere bravi a concentrarci sul rettangolo verde e non guardare cosa succede sugli spalti, sia nel bene che nel male. La convinzione di poter fare risultato deve essere sempre ben presente nella nostra testa”.
“Contro il Messina domani saremo avversari ma non nemici, ringrazio quell’ambiente perché senza di loro oggi non sarei qua al Catania. Il derby è molto sentito a Messina, l’anno scorso ci fu una forte risposta di pubblico allo stadio, durante la settimana non si parlava di altro. Questo però non vuol dire che questa partita vada sottovalutata da noi, dovremo anzi giocarla e onorarla”.
“Ora come ora sotto l’albero non voglio trovare niente, se non dei regali da parte dei miei giocatori ogni settimana da qui alla fine del girone di andata. Parlare di mercato ora rischia di buttar via tutto quello che stiamo facendo, sarebbe fare autorete e partire sempre sotto di 1 gol in ogni partita da qui alla fine. Abbiamo un gruppo di giocatori che stanno cercando di mettersi a disposizione e stanno dando il 100% perché sono concentrati nel terminare al meglio il 2023”.
“Se ci sono dei leader nella squadra? Ho individuato chi nei vari reparti ha capacità carismatiche tali da trasmettere qualcosa agli altri. Ognuno ha il suo modo di esprimere la leadership: c’è chi magari, anche davanti al pubblico durante la partita, sa come può trascinare la squadra, così come c’è chi è silenzioso ma sta sempre davanti al gruppo spiegando bene come ci allena. Se riesco a formarne altri ben vengano, questa è una piazza dove diventa vitale avere gli “attributi” perché sennò si fa fatica”.
“Non possiamo fare calcoli in questo momento perché siamo in una situazione dove anche la Coppa Italia diventa fondamentale e faremo di tutto per vincerla. Non ho la sfera di cristallo per scoprire se vinceremo la coppa e poter dire che allora in campionato risparmiamo qualcosa. Abbiamo un obiettivo ma per ora dobbiamo pensare a vincere tutte le partite, siano di coppa o di campionato, non abbiamo grosse alternative d’altronde vista la situazione in cui siamo. Domani è una partita importante perché se si vince recuperiamo altre posizioni come abbiamo già fatto: vogliamo continuare ad agguantare qualche altro avversario, cercando di fare più punti possibili da qui alla fine”.
“Un attaccante che in questo momento fiuta la porta non si tiene fuori, ma lo si mette nei momenti topici della partita. Saper entrare a partita in corso è un’arte che non tutti hanno, e un giocatore con queste caratteristiche è un’arma che si può non avere dopo: in ogni partita, nei primi venti minuti le squadre sono sempre attente e fanno i compiti che sono stati impartiti alla perfezione. Man mano che passa il tempo, però, le squadre iniziano a dilatarsi e ad attaccare un po’ meno, creando delle “buche” che De Luca può sfruttare”.