È nera, anzi nerissima. Sono cinque adesso le sconfitte consecutive per lo Sport Club Gravina di Giuseppe Guadalupi, sei in totale su nove partite. Insomma, le tre vittorie nelle prime quattro avevano veramente illuso tutti e non si trovano spiegazioni per questo costante andamento negativo che fatica a invertirsi. Nella nona giornata di Serie C Unica, i gravinesi sono scesi in campo al PalaCus della Cittadella Universitaria di Catania contro il Basket Academy Catanzaro, altro avversario difficile dopo il Comiso nel turno precedente.
E le cose, sfortunatamente, sono andate come previste: il Gravina ha lottato per tutta la partita ma non è riuscito mai a portarsi avanti per più di due punti, mentre il Catanzaro è riuscito a mettere canestro su canestro con grande facilità, allungando nella seconda metà di gara. Da segnalare numerose proteste, sia dalla panchina che dai giocatori in campo, per la direzione arbitrale, che non è sembrata particolarmente attenta nel prendere decisioni disciplinari.
All’inizio dell’incontro la strada è già in salita per i padroni di casa: il Catanzaro, infatti, indirizza da subito l’andamento della partita approfittando dei diversi errori individuali dei gravinesi, sfruttando soprattutto le ripartenze e le grandi giocate dei suoi uomini più forti: Dmitrovic, Perez, Sabbatino e soprattutto Sipovac, mattatore della serata. Nonostante il divario tecnico, però, il Gravina resiste aggrappandosi ai suoi punti saldi, ossia Simone Spina e Ruggero Elia, che riducono lo svantaggio chiudendo i primi dieci minuti col punteggio di 14 a 18.
Nella seconda frazione le cose sembrano poter cambiare: stavolta sbaglia spesso il Catanzaro, mentre nel Gravina l’ingresso in campo di Brahima Sidibe porta una ventata d’aria fresca alle manovre offensive dei padroni di casa, che riescono a pareggiare e poi a rimontare lo svantaggio. Ciò non dura però molto: dopo una grandissima giocata in cui ne salta due sotto canestro, Sidibe si mangia una palla facile e nella ripartenza il Catanzaro inverte la rotta riportandosi in vantaggio. A metà gara, il Gravina è ancora sotto: 36-38 il punteggio.
Nella ripresa, incomprensibilmente, gli uomini di Guadalupi provano a vincerla da soli, scegliendo le giocate individuali a quelle corali, e ciò porta il Catanzaro a frequenti recuperi di palla e ribaltamenti di fronte, con conseguente aumento di distanza nel punteggio. A peggiorare la situazione i due infortuni nel Gravina: prima Enzo Santonocito, caduto male dopo un contrasto in difesa sotto canestro, poi Spina, che mette male il piede e scivola sempre in fase difensiva. Gli schemi sembrano ormai saltati e i gravinesi, presi dallo sconforto, commettono errori banali che permettono al Catanzaro di allungare portandosi a +9 con il punteggio di 46 a 55.
L’ultimo quarto, sfortunatamente, non ha nulla di nuovo da raccontare, se non il ritorno in campo dei suoi due infortunati: Santonocito in particolare prova a caricarsi la squadra sulle spalle senza però riuscirci, e anzi è costretto a uscire nuovamente poiché già a quattro falli commessi. Gli ultimi secondi di partita non si sono nemmeno giocati realmente dato che il punteggio, fermo sul +9 del Catanzaro, era ormai impossibile da ribaltare. La partita si chiude dunque con l'ennesima sconfitta, arrivata stavolta col punteggio di 60 a 69.
Lo Sport Club Gravina deve assolutamente reagire per levarsi dalla mente questa serie di sconfitte. Dovrà provare a farlo sabato 9 dicembre, sempre al PalaCus di Catania, contro gli Svincolati Milazzo, avversari sicuramente alla portata degli uomini di Guadalupi, i quali non possono più permettersi di sbagliare.
Foto di Romano Lazzara