“La proroga dei commissari della sanità? Lo dissi in tempi non sospetti e d'altronde non ci voleva certo la palla di vetro per prevedere che sarebbe andata a finire così: la faida per la spartizione delle poltrone di Asp e ospedali rischiava di mandare a gambe all'aria la tenuta della maggioranza e la Finanziaria alle porte. Meglio rimandare tutto a dopo. Questa indecorosa vicenda, comunque, conferma almeno due cose: la prima è che Schifani, che aveva promesso di chiudere la partita delle nomine entro il 31 ottobre, è succube dei partiti e non riesce a imporsi, la seconda, ma non è una novità, è che ai partiti della maggioranza interessa solo assicurarsi fette di potere da gestire, non di garantire la salute dei cittadini”.
Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle all'Ars Antonio De Luca
Perso il senso del pudore?
Quello che fa più rabbia - dice Antonio De Luca - è che i partiti hanno ormai perso anche il minimo senso del pudore: l'indecente lotta per le nomine in seno alla maggioranza va avanti da mesi, almeno da quando uscì la famigerata doppia lista che divideva gli aspiranti manager in maggiormente idonei e semplicemente idonei.
Mentre i pronto soccorso scoppiano, i reparti chiudono e i medici scappano dal pubblico verso il privato, i partiti che fanno? Litigano furiosamente per le poltrone e non gliene importa nulla delle proteste di piazza come quella di oggi. Tirano dritto per la loro strada. Lo diciamo da sempre: se vogliamo salvare il sistema sanitario siciliano, la politica deve uscire fuori dalla sanità”.