A Rebbio, frazione di Como, il parroco don Giusto Della Valle, attraverso l' editoriale sull'ultimo numero del periodico parrocchiale "Il Focolare", invita i senza casa ad occupare immobili comunali vuoti e abbandonati.
Nel suo editoriale il sacerdote, analizzando la realtà comasca, per prima cosa rivolgendosi ai sindacati di Como, ovviamente ai confederali, li ha chiamati alla lotta contro il sistema del profitto: "Lottate, non adeguatevi al sistema capitalistico".
Poi, rivolgendosi all'amministrazione comunale esorta ad "affidare gli appartamenti comunali non a norma non all'Aler ma alle Associazioni della città che sono in grado di mettere a norma gli appartamenti stessi".
Concludendo, scrive il parroco, "se qualche famiglia avente diritto alla casa si trovasse messa in strada, propongo di passare in casa parrocchiale a Rebbio perché le si dia la lista degli appartamenti comunali vuoti... affinché ciò che ingiustamente non viene dato venga occupato. Darò loro una mano ad entrare, presenterò loro i vicini di casa, li inviterò a rispettare le regole del condominio e se dovessero esserci sospensioni di energia elettrica chiamerò in aiuto l'elemosiniere del Papa Francesco".
Vasta: Ma questo prete non è don Abbondio…
Su queste dichiarazioni che stanno facendo il giro del Paese e innescando consensi d polemiche abbiamo sentito Orazio Vasta, responsabile provinciale di ASIA USB Catania, il quale non può non applaudire all'editoria del parroco di Rebbio.
"La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo le dichiarazioni di don Della Valle - dichiara Vasta - è "Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno
..." con quel don Abbondio, il prete che egoisticamente pensava solo alla propria incolumità".
"Uno degli aspetti più significativi dell'intervento del sacerdote, in antitesi con i "vasi di coccio" di don Abbondio - continua il sindacalista USB - è la forte critica alla realtà di Como propagandata come una sorta di favola sul lago. Una favola, come scrive don Giusto all'inizio del suo editoriale, con gli alberghi a cinque stelle e con chi dorme sotto le stelle".
"Il messaggio del parroco che non teme i "vasi di ferro" è chiaro e forte - conclude Orazio Vasta - ed è quello che il diritto all'abitare non può essere negato se non c'è il reddito per pagare l'affitto. Le amministrazioni comunali, da Como a Catania, non possono continuare ad ignorare la drammaticità della questione abitativa. Le persone, nuclei familiari o singoli, non possono essere merce di scambio elettorato o vivere alla mercé di uffici comunali che alla fine non danno alcuna soluzione. Che fare, quindi? Occupare, e, come dice il parroco di Rebbio, buona lotta perché tutti abbiano casa ".
Carlo Genovese