"Per me è un ritorno più che gradito, in questa piazza per me dal sapore particolare. Infatti appena ho avuto la possibilità di iniziare questa nuova avventura non ci ho pensato nemmeno un attimo”. Queste le prime parole del tecnico Antonio Richichi tornato da qualche giorno sulla panchina dell’Imesi Atletico Catania 1994.
Motivato dallo stato di salute della società
"La società è in salute sotto tutti i punti di vista, sta programmando benissimo il suo futuro, e non manca nulla sotto l'aspetto logistico e quello prettamente tecnico, grazie anche all'ottimo lavoro del direttore Damiano Proto, del presidente e di tutto lo staff. C'è tutto quello che serve in una squadra di calcio per poter programmare bene l'inizio di campionato e fare bene."
Quale umore ha trovato negli spogliatoi?
"C'è un bel gruppo, composto da ragazzi volenterosi, dopo tre giorni che sono qui, noto già che mi seguono, hanno grande spirito di sacrificio”.
Parola d’onore, onorare la maglia…
“Quello che ho detto subito ai ragazzi è che sopratutto in questa categoria, è importante l’atteggiamento, l’educazione, il modo di stare in campo e avere la consapevolezza dell’importanza di giocare per l’Atletico”.
Domenica la prima sfida ufficiale, in Coppa Italia contro la Jonica…
“Siamo praticamente un mezzo cantiere aperto, poiché la società ci ha dato carta bianca per allestire questa squadra, sarà di sicuro una bella partita perché loro sono un gruppo compatto che gioca insieme da 6/7 anni.
Noi faremo la nostra, puntando dritto su quella che sarà la nostra identità”
L’importanza dei tifosi ?
“Sono più che certo che potremo contare sul supporto dei nostri tifosi, già nel mio primo giorno qui sono venuti durante la seduta di allenamento dimostrando il loro affetto, noi daremo il massimo per onorare chi segue questa squadra da tantissimi anni l, a prescindere dalla categoria”.