Il 18 agosto di trent'anni fa, nei boschi di Feudo Mitogio sulle colline di Castiglione di Sicilia, le fiamme di un incendio stragista spensero la vita del giovane brigadiere del Corpo Forestale Franco Manitta, dell'esperto Capo Squadra Vincenzo Zumbo e di altri due componenti della squadra antincendio della Forestale di Linguaglossa, giovani operai anche loro, Benedetto Mineo e Giuseppa Manitta.
Cosa ha insegnato quel tragico 18 agosto 1993?
NULLA!
NULLA, perché in questi trent'anni non c'è stato alcun intervento istituzionale per mettere in sicurezza le condizioni di lavoro delle forestali e dei forestali, sia del Corpo regionale che del comparto operaio.
NULLA, perché nelle squadre antincendio della Forestale non ci sono più giovani, e questo conferma IL NULLA CHE AVANZA nella gestione di questo importante e delicatissimo comparto lavorativo. E i giovani non ci sono non perché sono dei fannulloni ma perché sono informati sui pericoli a cui vanno incontro.
Sull'argomento c'è una nota “tuonante” di Orazio Vasta della Federazione del Sociale USB Catania: "A trent'anni dalla strage del 18 agosto, abbiamo dovuto registrare la morte di Matteo Brandi, l'operaio forestale di 67 anni rimasto gravemente ferito alla fine di luglio mentre era impegnato nello spegnimento di uno dei tanti incendi dolosi che hanno devastato il palermitano (...) Vorrei che chi legge si fermasse a riflettere sull'età del povero Matteo : 67 anni! Altro che cordoglio e atti di dolore da parte di tutti loro, e non c'è alcun pezzo di costoro che è innocente, dalla Regione Siciliana, ai partiti, ai sindacati confederali e ai loro cespuglietti! Ipocriti! A 67 anni lavoratrici e lavoratori dovrebbero essere in pensione, e non costretti ancora a lavorare a causa delle misere pensioni e per il carovita sempre più crescente. Matteo, a 67 anni, era fra i cespugli in preda alle fiamme. Matteo Brandi è stato assassinato da questo sistema che plaude agli "angeli del fuoco", dai Viglili del Fuoco ai Forestali, e poi li lascia in balia di sé stessi (...) Non so se una legge sull'OMICIDIO SUL LAVORO possa realmente tutelare la vita delle lavoratrici e dei lavoratori. So che almeno non si parlerebbe più di "morte bianche"...".
Concludiamo con la dichiarazione di un operatore Forestale: "Si pensi che cosa avviene durante un intervento su un incendio nell'estate torrida siciliano e si pensi che poi ad agire siano sessantenni o giù di li . Se poi si parla di automezzi: gli strumenti e mezzi per la maggior parte sono della Protezione Civile e pochi sono i mezzi nuovi della Forestale".