di Salvo Pappalardo La Società Sportiva Dilettanti Catania si appresta a concludere il suo in serie D, ma non dorme sugli allori. Con la Sancataldese domenica si proverà a vincere senza forzare al massimo, si metteranno in evidenza alcuni giovani, ma, soprattutto, si comincerà a stilare una lista di giocatori papabili per la serie C. Il compito non è facile. Ma oggi, grazie alla tecnologia, ad alcuni collaboratori dello staff atletico e al , si potranno elaborare le schede tecniche di ciascun giocatore. Mi spiego meglio. I 34 tesserati e tutti i ragazzi del settore giovanile sono inseriti in un mega computer, una data base in cui vengono posti tutte le caratteristiche peculiari del singolo atleta, perché tecnicamente sono tutti bravi (non ci sono dubbi…), ma per la serie C del prossimo anno bisogna superare alcuni step fondamentali. I tempi di sono finiti da un pezzo. Ma ve lo immaginate oggi un Ciceri (nella foto una formazione del Catania stagione 75-76) al centro dell’attacco fermo ad aspettare il pallone? Dunque, chi supera gli step previsti sarà riconfermato. Oggi parlare di calcio non è più come una volta: bisogna esser informati su parecchi fatti scientifici e tecnici, non si può più solo scrivere (o andare in televisione) per i peana di turno con trombe romane, acclamazioni cesariane e poi…viva il parroco! I tempi gloriosi di li ricordiamo con molta nostalgia ed affetto: nel 1979 : ma oggi farebbe ridere i polli. Ma non divaghiamo. Nel Catania (lo sanno tutti!) c’è uno staff di preparatori e di tecnici da serie A e un direttore sportivo come che quest’anno ha dato l’anima per i suoi ragazzi, che hanno vinto tutte le partite 7 a 0, 12 a 0, 6 a 1 e via discorrendo. Il motivo è semplice: i campionati provinciali giovanili sono molto scadenti, un po’ meno quelli regionali! Gli avversari del Catania erano molto limitati tecnicamente, però con una grande voglia di affrontare i rossazzurri. Nel 1965 giocai con la contro il Catania Allievi di mister Caruso allo stadio Cibail: fu un’emozione da infarto cardiaco, perché passai dal campo di via Teatro Massimo (o del Grattacielo…) sull’asfalto alla meravigliosa erbetta dello stadio Cibali, curata da un impiegato eccellente: . Tutto questo è storia del calcio giovanile, perché in 60 anni oltre un milione di giocatori catanesi ha vissuto questi momenti meravigliosi, ma oggi c’è il robot-calciatore, i blad runner, il drone volante e il tracker, che ti segue per tutta la partita (ma anche negli allenamenti) per analizzare gli errori che fai. Come fanno all’Arsenal e alla Lazio. Bene. Detto questo, non dimentichiamoci del bravo (sta frequentando il corso di Coverciano) che già sta lavorando per il prossimo anno alla ricerca di talentuosi giocatori, ma non sarà affatto facile. Le amicizie non mancano: questo è certo. Così è, se vi pare.
trionfale cammino
mental coachOggi contano i test scientifici
Ciceri, Spagnolo, Labellarte e Frigerio
Angelo Massimino
la mia telecronaca di Paganese-Catania 5 a 1 - sul neutro di Caserta - è rimasta nella storia delle TV locali (in tribuna musica, tarallucci e vino...)
Orazio Russo
Katane di Ansaldi
Angelo Calanna
Marco Biagianti