di Franco Alfio Vinci
È accaduto con ritardo quanto era inevitabile che accadesse; Il bonus ed il superbonus si sono trasformati in malus e supermalus. Premesso che quanti si sono avvalsi delle elargizioni governative in materia edilizia e tecnologica/ambientale bene hanno fatto, egoisticamente parlando, e quanti( pochissimi in realtà, come chi scrive)pensosi della pericolosissima china intrapresa si sono invece astenuti ,ritenendo eticamente inaccettabile questa regalia a pioggia, hanno fatto la figura dei fessi,resta il fatto che il conto da pagare prima o poi verrà messo al l’incasso, ed ognuno di noi , anche senza bere e senza mangiare, dovrà mettere 2.000 eurosul piatto.
Una norma concepita con quattro nobili obiettivi: Ripartenza delle imprese di un settore strategico, qual’e’ l’edilizia;
Ripresa del lavoro per un esercito di maestranze edili e dell’indotto; Ammodernamento del patrimonio immobiliare privato italiano, uno dei più consistenti; Miglioramento del rapporto utilizzo di tecnologie e tutela ambientale,
si è strada facendo trasformata in un boomerang. Sono impazziti i listini delle materie prime, e ciò ben prima della guerra in Ucraina, che è diventato l’alibi per qualunque speculazione;
Nessun si è più curato della ricerca del miglior rapporto prezzo qualità ( tanto “ paga pantalone “); Lo sconto in fattura ha lasciato ampi margini di ulteriori guadagni.
Poi i nodi sono arrivati al pettine e si è scoperta l’acqua calda. Aver dato ad abbienti e meno abbienti nella stessa misura ha fatto saltare il banco, ha fatto impennare i prezzi ,che si spera ridiscendano come sta accadendo per il metano, e quindi si riparte con nuove regole, perché non è vero, e non è mai stato vero,che uno è uguale ad uno.
Les jeux son faits rien ne va plus.