L’esclusione del Palermo dalla Serie B adesso è ufficiale. E’ arrivata alle 20.40 di ieri sera la risposta negativa da parte della Covisoc sull’iscrizione dei rosanero al prossimo campionato. I motivi? L’assenza dei “criteri economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di serie B 2019/20”. Adesso spetterà alla società di via del Fante presentare ricorso entro le ore 19 di lunedì 8 luglio per poi attendere la risposta definitiva da parte del Consiglio Federale, fissata in data 12 luglio. Poi ogni altro tentativo sarà vano. In realtà sono ormai pochissime le speranze di una possibile inversione di rotta sulle decisioni già prese e il ricorso in appello al Tar con un versamento di 15.000 euro, che lo stesso Salvatore Tuttolomondo si è dichiarato pronto già a presentare, sarà soltanto una formalità. Di ciò ne è consapevole anche il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando che, come ha dichiarato in una nota ufficiale apparsa sul sito del Comune, nel caso in cui la risposta del Consiglio Federale sarà negativa, è già pronto a prendere in mano la situazione con la pubblicazione, in tempo utile, di un bando affinché la città di Palermo possa essere rappresentata da una squadra di calcio già nel campionato 2019/2020. E se dal canto suo Salvatore Tuttolomondo sembra nutrire ancora speranza, lo stesso non si può dire dei tifosi, chiusi da giorni in un silenzio che sa di rassegnazione. Nel giorno forse più triste per i colori rosanero e per il calcio siciliano non arriva nessuna protesta o manifestazione davanti il Renzo Barbera da parte del tifo organizzato che da adesso in poi chiede solo serietà e fatti. Per il Palermo dunque la prossima stagione sarà verosimilmente Serie D. Un esito triste per una piazza importante come quella rosanero ma che probabilmente si sarebbe potuto evitare se Zamparini si fosse messo da parte in tempo utile, evitando sceneggiate con finti presidenti e discutibili personaggi.