Un derby dell’Etna imprevedibile e spettacolare quello che si è giocato alla palestra comunale di Pedara tra Planet Volley e Kondor Catania, valevole per il campionato di Serie B2 femminile. Entrambe le squadre erano determinate a portare a casa la vittoria: nonostante la squadra di casa fosse in cerca di riscatto dopo la sconfitta contro Giarre, è stata però la Kondor Catania a vincere con il punteggio di 3-1, ottenendo così punti preziosi per la lotta per i play-off. Sin dall’avvio di gara le catanesi dimostrano la propria superiorità, mantenendosi sempre in vantaggio e approfittando delle carenze della Planet Volley, che deve soccombere a causa dei diversi infortuni chela scorsa settimana hanno minato l’equilibrio del roster. Il parziale infatti parla chiaro: 25-15 per la Kondor Catania, che si aggiudica così il primo tempo. Nel corso del secondo tempo il Pedara reagisce portandosi in vantaggio con Polito e Boffi, intimorendo la difesa delle catanesi che tentano di ridurre lo svantaggio in ogni modo. Termina 25-23, e la Planet Volley si rimette in carreggiata pareggiando la partita. Il pubblico di casa ci crede. La situazione però si ribalta ancora nel corso del terzo tempo, quando il muro della Kondor Catania, (formato da Carnazzo e Lo Re) ferma la scalata della squadra pedarese. È la catanese Ferraro a riportare in vantaggio la sua squadra, ma quando ormai manca poco per siglare il punto della vittoria, la Planet Volley pareggia sul 23-23. È questione di attimi, e la Kondor Catania ha di nuovo la meglio: 2-1 per le catanesi, quindi, alla fine del terzo tempo. Viene fermata la partita all’inizio del quarto tempo, quando la catanese Lo Re rimane a terra per una pallonata in pieno volto. Si riprende poco dopo, e la Kondor Catania sembra dover rincorrere per non veder sfumare il proprio vantaggio. La partita si decide all’ultima azione: la pedarese Bellapianta sbaglia la battuta, e le catanesi si aggiudicano il quarto tempo quasi inaspettatamente, vincendo così un derby molto sentito da entrambe le squadre. Nessuno avrebbe immaginato che il risultato finale sarebbe stato così variabile fino alla fine.