Al PalaNesima, l’Ekipe Orizzonte ha affrontato la S.I.S. Roma, che occupa il quarto posto in classifica, disputando il match valido per la 12^ giornata di campionato di pallanuoto femminile di serie A1. Vincono le capitoline, con il punteggio di 6-4. Numerosi i tifosi presenti per sostenere la squadra di casa, muniti di bandiere del Catania e di strumenti che accompagnano ogni azione. Un blackout momentaneo, o l’aver sottovalutato forse troppo le avversarie, ha così interrotto la scia di vittorie delle etnee, prime in classifica di campionato a 30 punti. L’avvio di gara ha da subito fatto suonare qualche campanello d’allarme nella panchina rossazzurra, dove l’allenatrice Martina Miceli incita le ragazze a ritrovare la lucidità dopo aver subìto due gol già dopo qualche minuto dal fischio d’inizio. È grazie all’espulsione di una capitolina a 2 minuti dalla fine del primo tempo che l’Ekipe Orizzonte recupera il distacco e conclude il primo tempo in parità, con il punteggio di 2-2. La S.I.S. Roma sembra accusare il colpo, certa com’era di potersi riportare in vantaggio nel corso del secondo tempo. Ma così non è stato, perché le rossazzurre mettono a dura prova la difesa avversaria, portandosi in vantaggio con la numero 6 Spampinato. Tante le possibilità di gol per entrambe le squadre, ma il secondo tempo si conclude con il punteggio di 2-1 per l’Ekipe Orizzonte che, anche se con qualche difficoltà di troppo, può momentaneamente respirare. Se nella prima parte di gara le etnee sono riuscite a fronteggiare gli attacchi delle avversarie e a mantenere la concentrazione, è nel corso del terzo e del quarto tempo che la S.I.S. Roma dimostra di aver capito realmente i punti deboli delle avversarie. Le capitoline segnano lo 0-1 e si portano in vantaggio nel corso del terzo tempo grazie allo splendido gol segnato dalla numero 5 Motta. Consolidano però il loro punteggio finale nell’ultimo tempo, conclusosi 0-1, approfittando dell’espulsione della numero 8 Marletta e dei tanti mancati gol dell'Ekipe Orizzonte, forse qualcuno di troppo per riuscire a recuperare a fine gara.